Questo martedì di metà gennaio sono in 134 i bengalesi presenti all’hotspot di Pozzallo. M. J., 20 anni, si trova a Pozzallo da due settimane e qualche giorno. Ci chiede di fermarci ad ascoltarlo. Racconta la sua storia, condivisa dalla maggior parte dei suoi connazionali. Partito a marzo 2022 dal Bangladesh, in aereo, ha fatto… Continua a leggere »
Testimonianza raccolta all’hotspot di C.da Cifali (RG)
(O., 17 anni, gambiano) […] Sono molto stanco. Due settimane in mare, sulla nave Humanity 1, e questi giorni qui non mi hanno aiutato a stare meglio. Sono sfiduciato, ho molti pensieri. Sento dolore all’addome e al petto – dove ho la cicatrice della pallottola. I trafficanti mi hanno colpito con un proiettile mentre ero… Continua a leggere »
Diario di Cifali 15 novembre
Sono stati giorni concitati quelli di inizio novembre. Le settimane in mare, gli arrivi a Catania per Humanity 1 e GeoBarents, gli sbarchi negati, la lotta per l’umanità, la conquista della discesa a terra per tutti. Poi c’è l’invio agli Hotspot e prima c’è tutta la faticosa, esasperante rotta che culmina con la devastante permanenza… Continua a leggere »
M. ha 15 anni ed ha un sogno
Incontriamo M. presso l’insediamento informale lungo le Mura del Verano a Roma, luogo in cui i migranti in transito sostano per qualche giorno prima di proseguire il loro viaggio. M. proviene dal Sud Sudan, ha 15 anni e ha lasciato il suo paese quando aveva 12 anni a causa delle violenze e della povertà estrema.… Continua a leggere »
C’è sempre un ostacolo davanti alla mia serenità e alla mia voglia di futuro. Testimonianza di R.
“Vengo dalla Costa d’Avorio e ho lasciato il mio Paese nel 2019. Ero innamorato di una ragazza, ci amavamo e volevamo sposarci. Purtroppo, lei era già stata promessa in sposa ad un uomo potente, un politico della mia zona. La polizia, corrotta da quest’uomo, mi ha catturato e rinchiuso in una cella: mi hanno picchiato… Continua a leggere »
Testimonianza dal centro di detenzione di Al Harsha
“Haithem è il nome del libico che comanda nella prigione informale di Al Harsha. Lui si fa aiutare dal fratello Ismael: sono violenti e armati e con il loro gruppo mi tenevano rinchiuso insieme ad altri 300 migranti, bengalesi e subsahariani. Mi hanno picchiato e maltrattato per 2 mesi, trattato peggio di una bestia, e… Continua a leggere »