L., 17 anni, proveniente dal Gambia

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8 Settembre 2017

Sono stato in Libia per 3 anni. Gli ultimi 2 anni li ho trascorsi a Zwara. Ho lavorato per la polizia libica ma non era proprio un lavoro. Loro mi usavano, io non mi potevo rifiutare. Quando ho provato a rifiutarmi mi hanno picchiato violentemente e  hanno minacciato di uccidermi. Il mio compito era quello di recuperare i cadaveri dal mare, i cadaveri dei miei fratelli che morivano durante i naufragi. Li recuperavo e poi dovevo seppellirli. In questi due anni ho contato circa 3000 corpi. Ho finito per farci l’abitudine. Alla fine non mi emozionavo più, non mi sconvolgevo più. Solo per le donne che erano visibilmente in gravidanza o per i cadaveri dei bambini non sono mai riuscito a farci l’abitudine.

L., 17 anni, proveniente dal Gambia

Testimonianza raccolta presso l’Hotspot di Pozzallo, 8 settembre 2017

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