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19 Marzo 2018

J.A., 21 anni, Nigeria

Ho lasciato il mio paese perché il mio patrigno era un uomo violento. Mia madre si è separata da mio padre quando io avevo circa un anno, e si è sposata con un uomo ghanese da cui ha avuto due figli: mia sorella e mio fratello. Tutta la famiglia lavorava nell’impresa di quest’uomo, lui costruiva… Continua a leggere »

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19 Marzo 2018

A.T.F., 30 anni, Ghana

Non ci sento bene e mi sento stordito. Sono stato colpito coi tubi rigidi di plastica alle tempie e da allora sono diventato un po’ sordo. Eravamo nella zona di Sabah e mi hanno rapito per circa 4 mesi (durante il secondo semestre 2017, ndr). Porto ancora i segni addosso di ciò che mi hanno… Continua a leggere »

pozzallo migrants desembark 2018
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12 Marzo 2018

Diario da Pozzallo #3

Ieri 93 persone sono approdate a Pozzallo (86 provenienti dall’Eritrea e 7 da altri paesi dell’Africa sub-sahariana). Tra questi 12 minori e 18 donne di cui una incinta di 5 mesi. Dalle testimonianze raccolte, le persone di origine eritrea sono state prima detenute in un grande capannone, dove più di mille persone erano costrette a… Continua a leggere »

Sbarchi migranti Medu
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6 Marzo 2018

Diario da Pozzallo #2

Sono giunte questa mattina 72 persone – tra cui 3 donne e 14 minori – provenienti da Ghana, Nigeria, Senegal, Mali, Sud Sudan e Guinea. I migranti sono stati soccorsi in due diversi eventi. Il primo gruppo ha vagato per due giorni in mare su un barchino di legno per poi incrociare il peschereccio Everest… Continua a leggere »

Pozzallo sbarco Medici per i diritti umani
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19 Gennaio 2018

Diario di Pozzallo #1

Questa mattina sono sbarcate 337 persone di cui 293 provenienti dall’Eritrea, 4 dal Sudan e 40 dalle isole Comore. Oltre 170 donne e più di 30 bambini. Gravi le condizioni di salute. Molti i casi di denutrizione, 31 persone sono state condotte in ospedale. La nave di open arms che ha tratto in salvo le… Continua a leggere »

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23 Novembre 2017

G., 18 anni, Eritrea

Sono stato in Libia per 10 mesi. Tutto il tempo l’ho trascorso in detenzione dentro un capannone vicino a Tripoli gestito da un trafficante, un uomo veramente crudele. Quest’uomo è eritreo ma si fa chiamare Walid e collabora con i libici. Sono rinchiusi lì dentro soprattutto somali ed eritrei. Io credo che le persone finiscono… Continua a leggere »